Flauto
Il flauto è uno strumento musicale appartenente al gruppo dei legni. A differenza di strumenti aerofoni simili come l'oboe o il clarinetto, il flauto non utilizza un'ancia, ma un labium, ovvero un "fischietto", oppure un semplice foro su cui si soffia trasversalmente.
Il flauto, come gli altri strumenti aerofoni risonanti, produce il suono grazie all'oscillazione dell'aria contenuta nella cavità dello strumento. La vibrazione sonora, generata dalla pressione del soffio, viene modulata grazie all'apertura e alla chiusura dei fori o delle chiavi.
Si possono distinguere varie categorie di flauti: la più comune è quella dei "flauti dolci" (a volte detti anche "flauti dritti", oppure "flauti a becco" dato che alcuni hanno un'imboccatura a forma di becco di uccello), che sono flauti diritti e a cavità aperta in cui si varia la lunghezza della colonna d'aria risuonante mediante l'apertura e la chiusura dei fori. Tuttavia, poiché in questa categoria possono essere inseriti anche tipi di flauto che non hanno necessariamente un'imboccatura "a becco" né un suono delicato e "dolce", una definizione alternativa potrebbe essere "flauto a blocco" (dal tedesco Blockflöte), o eventualmente "flauto ad anima" (in tedesco Kern(spalt)flöte), ma entrambe le espressioni non sono utilizzate normalmente in italiano.[1]
I "flauti traversi" sono invece caratterizzati dalla mancanza di un labium e dal fatto di essere tenuti "di traverso" rispetto all'esecutore, in genere alla sua destra (flauto traverso, flauto d'amore, ottavino).
Vi sono poi i cosiddetti "flauti globulari", caratterizzati da una camera di risonanza tondeggiante e chiusa, non cilindrica e aperta come nella maggior parte dei flauti: dato che la cavità in cui vibra l'aria è chiusa e ha un volume costante (come nelle ocarine o nel gemshorn), si tratta, di fatto, di risuonatori di Helmholtz.